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giovedì 17 marzo 2011

Gazebo Lega Nord con Salvini sloggiato dalla polizia prima che la gente li linciasse ! Milano non ha voglia di scherzare con l'unità d'italia


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FONTE

"Diario segreto di Renzo Bossi Junior"
"...Internos poi papa me lo ha sussurrato all'orecchio:"stà Unità d'Italia ci costa in termini di percentuale elettorale un bel 3% secco se tutto fila via liscio come l'olio ! Figuratevi se qualcosa và storto e con Silvio perso nel Bunga Bunga fossi in voi non dormirei sonni tranquilli ...Quindi datevi da fare..." un conoscente Ex leghista di solito ben informato,certo una indiscrezione,quello che volete mà mi pare che il dato sia sotto gli occhi di tutti,ricavabile dall'isolamento e dalla marginalità incontrata dalla lega Nord scelleratamente persa nella provocatione tout court (a stento si sono salvati dal linciaggio a Milano).
Mi ha riferito di un sondaggio leghista la cui pubblicazione è stata rimandata alle calende greche,i picchi in discesa erano sensibilmente fatali alla buona salute del partito evidenziatosi un po troppo nella contestazione del 150° dell'Unità d'Italia,un altro fatto che conferma la più pessimista delle previsioni lo trovate in questo video,qui dei giovani del PDL non ci stanno a farsi trascinare nella merda da Umberto Bossi e lo dicono chiaro e forte,senza parlare di numerosissimi altri distinguo e và segnalato altresi la contestazione a cui è andato incontro Berlusconi mentre insieme a Giorgio Napolitano commemora i 150 anni della nazione.
Le contestazioni più che essere ascrivibili a mio parere alle sue ben note "vicissitudini" di imputato a tempo pieno sono da ascrivere  alla scelta di aver lasciato troppa corda al suo più fedele alleato:Umberto Bossi !  

La Lega nord vittima di una contestazione nelle strade della 'sua' Milano. A tal punto che i leghisti riuniti simbolicamente "a lavorare" in piazza della Scala sono stati costretti a sloggiare: il loro banchetto e' stato rimosso dalle forze dell'ordine per motivi di ordine pubblico.

Fonte-L'iniziativa promossa da Matteo Salvini e da una decina di esponenti del Carroccio che - in aperta polemica con le celebrazioni del 150mo anniversario dell'unita' d'Italia - hanno piazzato le loro scrivanie di fronte a palazzo Marino per dimostrare di essere al lavoro anche in un giorno di festa nazionale, non e' dunque piaciuta ai milanesi.
Non è piaciuta neppure l'idea di distribuire ai passanti bandiere con la croce di San Giorgio, simbolo di Milano divenuto una delle icone del Carroccio. Diversi cittadini
comuni, di passaggio in piazza della Scala, hanno bersagliato i leghisti con rumorosi "vergogna", altri hanno rilanciato con slogan come "viva l'Italia", qualcuno ha anche azzardato: "fuori la lega dallo stato".

Quanto e' bastato per far intervenire ai difesa dei militanti del Carroccio un cordone di agenti delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa. Alla fine per l'ufficio mobile allestito dal Carroccio sotto palazzo Marino e' stata rimozione forzata.
 Contestazione anche a Cantù
Il sindaco di Cantu', nel comasco, Tiziana Sala (Lega Nord) è stato contestato questa mattina al termine di un concerto di musiche patriottiche che una delle
bande cittadine ha dedicato all'Unita' d'Italia. Sala non aveva partecipato (come del resto previsto) alla deposizione di una corona di fiori sotto il balcone della casa in cui soggiorno' Garibaldi e all'arrivo del sindaco nel teatro alla fine del concerto, e' stata accolta da grida e fischi di disapprovazione.

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Thoma Mann, La montagna incantata, 1924

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