123banner

lunedì 28 febbraio 2011

IL MASOCHISTA


Share |




"Se una legge non piace, Napolitano la manda indietro"


"I legali non mi fanno andare"


Ghedini: "Citeremo Ruby come testimone"


"'E' una situazione di eccezionale gravità, ci impediscono la difesa" 


"Non ho più il telefonino..."


"Solo processi mediatici. I miei avvocati mi impediscono di essere presente"


"Se una legge non piace al capo dello Stato e al suo staff, quella legge torna alla Camera e al Senato. Se invece non piace alla Corte costituzionale, la respinge"


"Ne ho piene le scatole e non vedo l'ora di tornare a fare il cittadino privato. Ma se vado via anche il 51% degli italiani che mi stima penserebbe che ho disertato"


: "Sono solo processi mediatici, spero che, come gli
altri 24 processi, anche questo finisca. Sono l'uomo più processato d'Italia per i processi ho avuto 2952 udienze. Quando mi dicono di farmi processare penso 'perdonali perché non sanno quello che dicono" 


"C'era un patto con la magistratura e l'Anm, e questo spiega perché non siamo riusciti a fare una legge sulle intercettazioni che è un'esigenza assoluta"


"ha intenzione di difendersi nel processo" e non dal processo. Ironia del premier? "Il 6 aprile? Cosa c'è?"


"Non mi preoccupa nessuno dei processi 4 perché li vinceremo tutti"

RUBATO L'ALBUM DEI RICORDI DI ILDA BOCCASSINI "LIBERO" E IL "GIORNALE" DIFFIDATI DALLA PUBBLICAZIONE


Share |


Una indiscrezione di comprovata malafede afferma che dopo il furto dell'Album di foto di famiglia della Ilda ad opera di ignoti, lei stessa avrebbe provveduto a stretto giro di posta a minacciare severamente il Giornale e Libero avvertendoli che non avrebbe tollerato sotto qualsiasi voce,la pubblicazione delle immagini a dire dei maligni scabrosissime e compromettenti,per dovere di informazione io le rendo note 
affinche voi stessi possiate giudicare.


Clic sull'immagine per accedere alla galleria fotografica completa


Clic sull'immagine per accedere alla galleria fotografica completa

domenica 27 febbraio 2011

GIAPPONE IL BOSCO DEI SUICIDI IL LUOGO PIU ORRIDO DEL LA TERRA


Share |


Edoard manet "il suicidio"


Amici! Ora io sono dinanzi al sipario, e mi appresto ad alzarlo per vedere se dietro di esso ci sia più pace che di qua. Non si tratta dell'impulso di una folle disperazione. Conosco troppo bene la catena dei miei giorni dai pochi anelli che ho vissuti. Sono stanco di andare avanti. Qui io voglio morire completamente o almeno rimanere per la notte. Qui riprenditi, o natura, la mia materia, impastala di nuovo nella massa degli esseri, fa' di me un cespuglio, una nube, tutto quello che vuoi, anche un uomo; ma non più me! Siano rese grazie alla filosofia se il corso dei miei pensieri non è ora turbato da alcuna pia commedia. Penso abbastanza, non temo nulla: bene, via dunque il sipario! (Discorso di un suicida scritto poco prima del gesto, in Georg Christoph LichtenbergLo scandaglio dell'anima)




Per suicidio (dal latino suicidium, sui occidio, uccisione di sé stessi) si intende l'atto col quale un individuo si procura volontariamente e consapevolmente la morte.
Il suicidio è il gesto autolesivo più estremo, tipico in condizioni di grave disagio psichico, particolarmente in persone affette da grave depressione e/o disturbi della personalità di tipo psicotico[1].
Lo status giuridico del suicidio in diritto italiano è oggetto di dibattito ma, secondo la dottrina dominante, questo è un atto legittimo e comunque non può essere punito (ed infatti non è prevista alcuna sanzione civile o penale nei confronti di chi tenta il suicidio). Al contrario, vengono puniti gli atti che tentano di influire su una terza persona determinandola al suicidio. L'articolo 580 del codice penale punisce severamente l'istigazione al suicidio, il rafforzamento del proposito suicida, nonché l'agevolazione in qualsiasi modo del suicidio altrui. L'art. 14 della legge n° 58 8 febbraio 1948 sulla stampa sanziona con le pene di cui all'art. 528 Codice Penale, originariamente previste per le pubblicazioni e gli spettacoli osceni, le pubblicazioni destinate ai fanciulli ed agli adolescenti allorché, per la sensibilità ed impressionabilità ad essi proprie, siano idonee ad incitare al suicidio. In molti stati[senza fonte],per esempio la California, dove sono in molti a recarsi per cercare la morte sul Golden Gate Bridge [2], a San Francisco, il tentato suicidio continua a costituire reato.
Dal punto di vista medico-psichiatrico, numerosi dati [3] di letteratura indicano che è sicuramente possibile prevenire il suicidio nella popolazione generale, riducendo drasticamente il numero di morti, mediante apposite campagne di informazione e attraverso programmi e centri di aiuto e assistenza.
Sociologicamente il suicidio è stato trattato in modo molto approfondito da Émile Durkheim, che lo categorizza in quattro diverse modalità,continua a leggere....























Ci si può domandare se è ragionevole e morale – questi due termini sono inseparabili – uccidersi.
No! Uccidersi è irragionevole, così come tagliare i polloni di una pianta che si vorrebbe estirpare. Essa non morrà, crescerà irregolarmente, ecco tutto. La vita è indistruttibile, al di là del tempo e dello spazio. La morte non può che cambiarne la forma, mettendo fine alla sua manifestazione in questo mondo. Ma rinunciando alla vita in questo mondo, io non so se la forma che essa prenderà altrove, mi sarà più gradita e in secondo luogo io mi privo della possibilità di imparare e di acquisire a profitto del mio io, tutto ciò che avrei potuto apprendere in questo mondo. D'altra parte e soprattutto, il suicidio è irrazionale perché, rinunciando alla vita a causa del disgusto che essa mi provoca, io mostro di avere un concetto errato dello scopo della mia vita, supponendo che serva al mio piacere, mentre essa ha per scopo, da un lato, il mio perfezionamento personale e dall'altro la cooperazione all'opera generale che si compie nel mondo.
Ed è per questo che il suicidio è immorale. All'uomo che si uccide, la vita era stata data con la possibilità di vivere fino alla sua morte naturale, a condizione di essere utile all'opera generale della vita e lui, dopo aver goduto della vita, finché gli è parsa gradevole, ha rinunciato a metterla al servizio dell'utilità generale, appena gli è divenuta spiacevole; mentre verosimilmente egli cominciava a divenire utile nel preciso istante in cui la sua vita si incupiva, perché ogni lavoro comincia con travaglio. (Lev Tolstoj)

sabato 26 febbraio 2011

IL SALVATAGGIO NEL CANALE


Libia Muammar Gheddaffi "Dovranno passare sul mio cadavere"


Alexandre Farto ARTE ESPLOSIVA I graffiti di Farto: scrosta l'intonaco con i petardi




Clic sull'immagine per accedere al video
Alexandre Farto, giovane artista portoghese che si fa chiamare Vhils, si è messo recentemente in luce per la sua capacità di realizzare grandi ritratti grattando l'intonaco di vecchi muri. La sua arte a quanto pare ha raggiunto un livello superiore: questo video mostra infatti come Vhils riesca ora a incidere le facciate degli edifici utilizzando piccole quatità di esplosivo posizionate con precisione millimetrica. E così, quando la polvere dell'intonaco appena saltato si dirada, il muro bianco presenta dei danni che si fa fatica a definire tali.




Il Dna del maiale miracoloso


Share |

Scritto da: Marco Del Corona 



Il terremoto del Sichuan - 88 mila morti, 12 maggio 2008 - fu una tragedia che ha inciso su molti aspetti della Cina, come l’attitudine verso volontariato e filantropia. E, almeno nelle aspettative del magnate Liu Yonghao, anche la genetica potrebbe fare tesoro di quella tragedia. Merito di un maiale, oggi di quattro anni, che sopravvisse sotto le macerie per 36 giorni mentre i suini uccisi dal sisma furono 4 milioni. La straordinaria resistenza di Zhu Jianqiang (“Maiale-dalla-forte-volontà”, così è stato chiamato) ha ispirato Liu, titolare di un gruppo che produce mangimi e 21° uomo più ricco della Cina secondo Forbes. Il tycoon e un laboratorio di genetica di Pechino, Bgi, vogliono analizzare il Dna del supermaiale per scoprire il segreto della sua forza e della sua capacità di adattamento rispetto agli altri suini. Al maiale miracoloso è già stato dedicato un museo e, comprensibilmente, è titolare di un’assicurazione record.

venerdì 25 febbraio 2011

Marc Giai-Miniet scultura stupore e meraviglia


"Silvio forever": nei cinema (a sorpresa) la biografia non autorizzata del premier


Share |


Il film, diretto da Roberto Faenza e scritto da Stella e Rizzo, in sala dal 25 marzo, distribuito dalla Lucky Red. Attraverso il montaggio di materiali di repertorio, ricostruisce l'avventura umana, emotiva e politica di Berlusconi: da mamma Rosa alle feste a Palazzo Grazioli. "Uno strepitoso personaggio della commedia dell'arte"
di CLAUDIA MORGOGLIONE
 

ROMA - Da Mamma Rosa ai festini, passando per il salotto televisivo di Vespa. C'è questo e molto altro, in uno dei segreti cinematografici meglio custoditi degli ultimi anni: si chiama Silvio Forever, è diretto da Roberto Faenza, e Filippo Macelloni, e viene definito dal regista e dai suoi autori - i giornalisti Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo - una "autobiografia non autorizzata" di Berlusconi.

La pellicola - distribuita dalla Lucky Red di Andrea Occhipinti, che ha già maneggiato negli anni scorsi film politicamente esplosivi come Il Divo - arriverà nelle sale il prossimo 25 marzo. Un'uscita un po' a sorpresa: tutti i partecipanti a questa avventura cinematografica, che viene alla luce nel momento più complicato della carriera governativa del premier (basta pensare ai quattro processi in corso), hanno mantenuto il silenzio. Adesso, però, il comunicato ufficiale squarcia il velo su questo progetto. Destinato, ovviamente, a far discutere.

Silvio forever, come si vede dal trailer appena reso pubblico, non è un film di finzione: non c'è un attore che interpreta il personaggio. Fa parte quindi della categoria dei docufilm, o meglio dei film di montaggio: attraverso materiali di repertorio, viene ricostruita l'avventura umana, imprenditoriale e politica dell'uomo che più di ogni

altro ha segnato l'Italia degli ultimi decenni. Un ritratto caratteriale, emotivo, psicologico di Berlusconi: non a caso, all'inizio e alla fine del video vediamo parlare mamma Rosa, ora defunta, personaggio chiave non solo della famiglia, ma anche del modo di rappresentare se stesso del presidente del Consiglio. Tra i due momenti in cui parla l'anziana signora, vediamo alcune tappe fondamentali dell'ascesa (e del possibile declino) del protagonista: la battuta pronta, l'utilizzo del salotto televisivo (come quando dice a Vespa di essere l'unto del Signore), le ragazze che a Palazzo Grazioli fotografano tranquillamente il bagno, come emerso all'epoca dell'affaire D'Addario.

E a garantire l'autenticità giornalistica di quanto raccontato, c'è la sceneggiatura scritta da Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, cronisti del Corriere della Sera e autori del libro La Casta. Mentre il valore anche stilistico dell'opera è affidato a un regista raffinato come Roberto Faenza, autore di film come Il caso dell'infedele Klara, I giorni dell'abbandono e Prendimi l'anima. Una cosa comunque è certa: conoscendo questo gruppo di realizzatori, il ritratto che emergerà sarà lontano da quelli, celebrativi, a cui ci ha abituato la stampa che fa capo al premier, a cominciare da Chi. Ecco allora la chiave diversa, che traspare già dalle prime note presenti sul comunicato ufficiale: "Comunque la si pensi, al di là dei meriti per cui lo osannano e dei demeriti per cui lo disprezzano. è uno strepitoso personaggio della commedia dell'arte, capace di offrire spunti per un'avventura cinematograficamente inimmaginabile".

E adesso, questa ricostruzione dell'epopea berlusconiana arriva nelle sale: ancora imprecisato il numero di copie in cui il film sarà distribuito, la Lucky Red ci sta lavorando proprio in queste ore. Si aspettano, a strettissimo giro, le prime reazioni politiche.



Clic sull'immagine per accedere all Video
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...