Fossi io nei panni di Silvio non mi fiderei tanto di Umberto Bossi e magari qualcuno di voi particolararmente zelante via mail o posta vorrà rammentargli questo piccolo "insignificante" episodio del passato di Bossi;voi che ne dite?
Certo certo si tratta di un banale scarabocchio "artistico" elaborato in preda a potenti automatismi inconsci...all'epoca Silvio si stava comprando i palamentari padani e la qual cosa indispetti,irrito parecchio l'Umberto,mica scemo,eppoi lui aveva il pacco intero da vendere,altro che bricciole!
A suo tempo Silvio mise la mani in saccoccia e se lo compro tutto,il partito (L'appunto in un'agenda del 2004 dell'ex giornalista Sasinini
Da Berlusconi 70 mld per la fedeltà di Bossi.Lo riporta l'ordinanza del gip. Il periodo è quello in cui venne pignorata la casa del leader della Lega Nord.) è ufficiale mà conoscendo l'ingordigia,la fame di questi masanieli da strapazzo ci si potrebbe benissimo aspettare una riedizione dell'affaire con regolare atto depositato presso il notaio,nella sostanza cambierà soltanto il numero dei commensali a tavola !Neppure immaginabile nella realtà na tale eventualità salvo che emerga "l'ipotesi" di una scissione,cosa mica tanto remota stando le cose come stanno...
Il disegno autografato da Umberto Bossi (Bergamaschi) |
PADOVA – Da una parte una vignetta nella quale Umberto Bossi conduce un carro funebre con dentro Silvio Berlusconi, dall'altra parte due frasi stampate al computer. La prima che dice: «Nunc est bibendum» («Ora è il momento di bere», celebre verso di Orazio). E la seconda: «Il piccolo tiranno è morto». Ecco il quadretto che lo stesso Umberto Bossi «compose», ritagliando alcune pagine di giornale, nel giorno della caduta del primo governo Berlusconi; e che poi regalò a un suo deputato dell'epoca, il padovano Giorgio Vido. Ora candidato con il partito della Liga Veneta al fianco di Giuseppe Bortolussi, l'uomo del Pd per la corsa a palazzo Balbi. A svelare il reperto è stato lo stesso Vido. «Bossi mi passò quel suo collage dopo che seppe delle dimissioni di Berlusconi - ha raccontato l'ex deputato leghista -. E non solo mi autografò il foglio di suo pugno e ci appose sopra la data: 19 dicembre 1994».
Giovanni Viafora
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Thoma Mann, La montagna incantata, 1924