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venerdì 29 luglio 2011

INDIA LOCANDINE CINEMA COLLEZIONE

Non le trovate affascinanti,curiose,fantastiche,artistiche,queste locandine cinematografiche di noti polpettoni di seri "B" Hollywoodiani ?!
Sono di un candore,di una ingenuità commovente,da circo itinerante delle meraviglie dei primi del 900...eppure sono abbastanza recenti,eseguite da anonimi artisti "Pop" degni di figurare nei musei d'Arte Contemporanea !
Trasmettono alla loro maniera con grandissima efficacia il carico emotivo delle pellicole forse meglio delle più riuscite locandine horror dei nostri cinema.
I loro cinema popolari sono molto poveri,all'aperto,itineranti in tendoni raffazonati e il biglietto d'ingresso sicuramente (visto che non possono permettersi delle vere locandine) non supera il centesimo.




Fonte-Le sale di proiezione sono allestite su un camion, che per accogliere più pubblico possibile si “allarga” come un tendone da circo. Così si possono portate anche nei paesi isolati dell’India tutti gli ultimi blockbuster direttamente dalla produzione di “Bollywood”, la Hollywood di Bombay.
Un fenomeno, quello del cinema itinerante indiano che risente però della concorrenza di televisione via cavo, satellitare, Dvd e film scaricati dal computer.
La tecnologia ha ridotto i nostri affari“, ammette Anup Chadha, uno degli imprenditori del settore del cinema itinerante. “Oggi abbiamo il 10 per cento del pubblico di qualche anno fa”. Sì, perché quella del cinema sui camion, in India, è una tradizione che parte da lontano.
Anup, 31enne, ha ereditato l’azienda (e il camion) dal padre che aveva iniziato nell’epoca del bianco e nero, 40 anni fa. Vi sono almeno tre aziende che si occupano del cinema itinerante. Ogni impresa gestisce cinque spettacoli di tre ore ciascuno, con l’ultimo spettacolo che si conclude alle tre del mattino.
I biglietti costano da 15 a 20 rupie indiane (circa 25 centesimi di euro). Per le donne, che spesso hanno poche possibilità di lasciare le quattro mura delle loro case, quello del cinema sul camion è un appuntamento attesissimo. E c’è chi ha avviato una campagna marketing molto aggressiva. Con il biglietto viene consegnato anche uno shampoo e alcune immagini delle attrici di Bollywood. “Non possiamo permetterci di andare a guardare un film in un cinema-teatro, specialmente con la città più vicina che dista 70 km” ha spiegato Vikas Shinde, un agricoltore che ha atteso con impazienza di acquistare il suo biglietto. “Così ho il cinema a 100 metri da casa mia”.


















giovedì 28 luglio 2011

E gli Dei si misero a danzare "gli USA in ginocchio davanti a questo video!"

Trovo questo video a dir poco geniale,far danzare gli Dei o scoprire che sanno danzare rasserena l'animo giacchè l'immobilità contemplativa e assente sembra da sempre caraterizarli...assenti,distanti se non peggio:indifferenti alle vicende umane !
In secondo luogo rallegra lo spirito intuire un momento, sensuale (anche loro?) condivisione di cui ci fanno parte per l'infinita bellezza della loro stessa creazione quasi fossero i principali fruitori della poesia dell'universo,cosa presumibilmente vera.

mercoledì 27 luglio 2011

NAZISTI ED ESTREMISTI DI ESTREMA DESTRA AL SERVIZIO DI ISRAELE DIETRO LA STRAGE DI OSLO ?


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'Chi erano i giovani laburisti di Utøya?' Le ipotesi mancate di una strage

100cosecosi-L'ipotesi non mi pare poi tanto peregrina conoscendo certe "paranoie" di Israele e le sue diffuse strategie "preventive" nella dinamica della ritorsione-dissuasione; ironia del destino se cosi fosse avremo dei filonazisti beffati e strumentalizati alle politiche imperialiste del sionismo in nome della santa causa contro l'Islam (badate bene,non contro l'islamismo) infatti l'islamismo è il più fantastico alleato di israele vista la mattanza di mussulmani che ha fatto in un decennio!
Già nel 1975 ebbi casuali contatti con militanti antisionisti,antisemiti con diffuse simpatie filonaziste e opportunisticamente schierati con l'OLP di allora (...) a tutta evidenza certi giochetti dei servizi nella guerra segreta sono un segreto di pulcinella,basta muovere il classico a "cui prodest" mà...nella giusta direzione,vero Borghezio... ?
Suggerimento non fate leggere questo articollo a Porchezio e Speroni,potrebbero restarci male !


Qui il video di Utoya, il giorno prima della strage

http://www.infopal.it/writable/img/boycott-israel.jpgfonte-I nostri media mainstream non ne parlano e forse non lo faranno mai, e dopo un'altra pagina di vergognoso giornalismo italico, hanno persino smesso di usare il termine "terrorismo", quando, con loro grande stupore, hanno appreso che il massacratore norvegese era cristiano, biondo e con gli occhi azzurri, e non l'onnipresente minaccia islamica, bruna e con gli occhi neri, pericolo per la nostra Civiltà.

Ora il biondo terrorista, macellatore di innocenti cittadini e di ragazzini, è spacciato per "folle", per drogato o altro ancora. Nessun cenno alle sue simpatie politiche per leader sionisti, per esempio, o ad altre ipotesi dietro all'orrendo crimine. Solo la follia e la sua, non celabile, islamofobia. Una islamofobia che, peraltro, ha anche dei fan.

E neanche un riferimento al fatto che 48 ore prima del massacro, adolescenti norvegesi, presenti al campeggio organizzato dal movimento giovanile del partito Laburista, avevano partecipato a un incontro in cui chiedevano il boicottaggio di Israele: lo scrive persino Ynet...

O che la Norvegia è uno dei Paesi che appoggia lo Stato palestinese, o che la popolazione è favorevole al boicottaggio dei prodotti israeliani, e molto altro ancora.

Focalizzare l'attenzione sulla ipotetica "malattia mentale" di Breivik, sulla sua islamofobia, non aiuta affatto a capire. Perché non ci si chiede come mai non abbia compiuto una strage in una moschea, allora? O a un meeting di giovani musulmani? 

Il "folle", i cui scritti sono invece molto lucidi, inequivocabili, ha puntato le armi contro giovani laburisti anti-sionisti... Ma questa ipotesi, ovviamente, non s'ha da citare.

Riportiamo qui di seguito un interessante articolo di Pino Cabras, di Megachip, e un'intervista al leader dell'AUF, pubblicata su Dagbladet, uno dei principali quotidiani norvegesi.


Di Pino Cabras – Megachip.

Quali erano i valori dei ragazzi e delle ragazze norvegesi dell’isola di Utøya, teatro della strage del 22 luglio 2011? I nostri media non ne hanno fatto cenno. Nel pieno del seminario estivo del movimento giovanile laburista Arbeidernes Ungdomsfylking (AUF), il suo leader Eskil Pedersen, il 19 luglio, aveva rilasciato un’intervista all’importante quotidiano «Dagbladet». E cosa leggiamo di così clamoroso in questa intervista? Proprio alla vigilia dell’incontro con il ministro degli esteri di Oslo, il laburista Jonas Gahr Store, quali temi di politica internazionale va a proporre Pedersen? Il giovanissimo politico della sinistra di governo norvegese, in modo inequivocabile, punta tutto su un solo tema: no al dialogo con Israele, sì all’embargo. Vi proponiamo qui di seguito la traduzione dell’intervista.

I lettori potranno così vedere sotto un’ulteriore luce il massacro perpetrato da Anders Behring Breivikalias ABB, con i suoi complici. Si potranno porre domande fin qui sopite soprattutto se si accenderà poi un’altra luce, quella sul lungo documento di Breivik, che proclama in molti punti una viscerale fedeltà alla causa sionista, e quando si riveleranno i contatti organici di ABB con l'estrema destra sionista europea. L’«anti-islamico» ABB non ha consumato il suo piombo in una moschea. Ha invece sterminato le giovani leve di un'intera nuova classe dirigente sgradita. Lui sarà pazzo. Ma i pazzi come lui spesso sono in mano a manovratori e agenti d’influenza con una visione precisa. Qualunque cosa per adesso si possa pensare, intanto buona lettura.

«Il Dialogo non serve, Jonas!»


Il leader dell’AUF, Eskil Pedersen, ritiene che sia l’ora di misure più forti contro Israele.


Intervista a cura di Alexander Stenerud - dagbladet.no.

Questa settimana circa un migliaio di membri dell’organizzazione dei Giovani Laburisti (AUF) si sono radunati all’isola di Utøya per discutere di temi politici. Giovedì a Utøya verrà Jonas Gahr Store per dibattere di Medio Oriente.

Il ministro degli esteri crede nel dialogo in merito al conflitto tra Israele e Palestina, ma il leader dell’AUF Eskil Pedersen ha un chiaro messaggio per il ministro.

«Ci piace che si parli ma, da come abbiamo visto, Israele non è interessata, e non ha ascoltato nessuna delle rimostranze che le sono state fatte. Il processo di pace è un vicolo cieco, e sebbene il mondo intero strepiti affinché gli israeliani vi si conformino, loro non lo fanno. Noi della Gioventù Laburista vogliamo un embargo economico unilaterale contro Israele da parte norvegese», dichiara Pedersen.

Il leader dei giovani laburisti sostiene che il dialogo non ha più nulla da offrire di fronte a Israele, e ritiene che sia l’ora che si adottino nuovi tipi di misure. Pedersen considera che le autorità israeliane si sono spostate così tanto a destra che risulta impossibile avere alcun colloquio con loro.

«La Norvegia ha poche opportunità di esercitare in qualche modo un’influenza, e non siamo vicini ad alcuna pace in questo conflitto. Semmai il contrario. Israele si è spostata estremamente a destra, il che fa sì che scarseggino i partner dialoganti. Oserei dire che perfino i responsabili della politica estera del Partito del progresso (la formazione conservatrice liberale norvegese, NdT) faticheranno assai per trovare interlocutori in Israele. Non c’è più alcun filo diretto. Quel che intendo dire è che dovremmo parlare con chiunque, ma non possiamo sacrificare i nostri principi e le nostre politiche tanto per parlare».

La Gioventù Laburista è stata a lungo in favore del boicottaggio di Israele, ma la decisione all’ultimo congresso, che richiedeva che la Norvegia imponesse un embargo economico unilaterale del paese, era più netta che in precedenza.

«Riconosco che questa sia una misura drastica, ma ritengo che essa dia una chiara indicazione del fatto che siamo stanchi del comportamento di Israele. Larghe parti del mondo reagiscono in ogni momento, ma Israele non ascolta. Penso che la decisione sia un segno che noi dell’AUF diffidiamo di Israele, semplicemente».


lunedì 25 luglio 2011

Tippy conosceva tutti i tipi di camaleonti e almeno altre 200 specie di animali ma ignora l'esistenza di Harry Potter e del GF ...!


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TIPPY è francese,è 'nata nel giugno 1990 Da Alan e Sylvia - fotografi professionisti specializati nella fauna selvatica africana,a 10 anni conosceva tutti i tipi di camaleonti e almeno altre 200 specie di animali ma ignora l'esistenza di Harry Potter e del GF ...!
Di moltissimi si è presa cura,un fenomeno unico nel suo genere e certamente l'infanzia sognata da tutti i bambini del mondo, vi è da dire che molti sconsigliavano alla famigliola la presenza della piccola in terra d'Africa,se non per i pericoli costituiti dalla fauna selvatica per le malattie locali... 
La famiglia ha vissuto nel deserto del Kalahari per sette anni, al confine tra Namibia, Africa occidentale e il Botswana e in seguito si è trasferita nel Madagascar. 
Li Sylvia e Alan vi hanno girato molti documentari sugli animali e pubblicato diversi album sulla fauna africana,una passione totale e lunga tutta una vita.
La bambina è cresciuta ed oggi è una studentessa all'Università della Sorbona di Parigi;Studia cinematografia.
Queste immagini sono tratte dall'album dei ricordi di Tippy e costituiscono un documento,una testimonianza eccezzionale della reala concretezza che sanno assumere i sogni dell'infanzia.



















Tippy ora è studentessa Laurea presso l'Università della Sorbona di Parigi. Studia l'arte del cinema.



domenica 24 luglio 2011

COME SBARCARE IL LUNARIO A PRANZO E CENA CON UN SACCHETTO DI GRANAGLIE PER UCCELLI

Qualcuno ha notato nelle grandi città un curioso calo dei nostri amatissimi pennuti usi "abusare" i monumenti con le loro eiezioni caustiche,corrosive...
Rammenterete che un tempo non c'era estate in cui l'allarme era dato ogni settimana,sono troppi,sporcano le macchine,infastidiscono i turisti...poi vennero i leghisti che in fatto di allarmi... e insomma tutto rientro nell'ordine...
Oggettivamente sulla diminuzione della popolazione dei suddetti pennuti resta a tutt'oggi il mistero,malattia ? Denutrizione,sono tutti diventati Gay ? Predatori o...pensionati ridotti alla fame?
Viviamo in fondo in una congiuntura economica catastrofica e allora un Blogger ha pensato di fare buon viso a cattivo gioco e cosi provocatoriamente ha pubblicato sul suo blog come prepararsi un delizioso pranzetto a base di Piccione al forno,ha illustrato la ricetta (si capisce che non ci acchiappa tanto di cucina poichè ha dimenticato il classico soffritto...e la marinatura) con delle immagini e dopo aver sollevato un bel casino presso gli animalisti fresco come una rosa come se niente fosse se ne è uscito con "ragazzi è stato uno scherzo!"
Io credo che invece abbia inconsapevolmente scoperchiato una realtà oggettivamente desolante:succede,succede spesso e tutto cio è immensamente triste e tragico,sia per i pennuti sia per coloro che hanno necessità di integrare la loro dieta con proteine la cui origine non è certo il supermercato del quartiere.











La confezione da supermercato servita alla messa in scena....


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